Siamo stupiti dal tenore dell’intervista rilasciata al sito Notizie di Prato di ieri dal ricercatore CNR Massimo Del Guasta che sembrerebbe associare il risultato delle analisi ad una nostra surrettizia volontà di non divulgare i risultati dello studio da Noi commissionato. Studio che non rinneghiamo assolutamente ma che rimane parziale rispetto alla complessità del problema, anche in virtù del fatto che il Ricercatore ha sempre a noi ufficialmente dichiarato che tali studi non avrebbero avuto rilevanza scientifica e/o giuridica proprio perché gli strumenti erano dei prototipi sperimentali senza certificazione, e che lui stesso definisce nella sua relazione “Sperimentazione del Polverometro” Tale studio è solo una parte di un percorso da noi intrapreso per avere una valutazione complessiva dell’area. Il fatto che lo stesso autore dichiari che “per problemi tecnici solo uno dei 3 dispositivi ha funzionato ininterrottamente per 4 mesi” combinato con un prototipo sperimentale non certificato, determina l’impossibilità scientifica di ”assoluzione dell’impianto da parte dell’esperto”. Al di là del punto di vista del ricercatore che ritiene un successo, uno studio in cui solo uno dei 3 rilevatori ha funzionato, e dove l’unica centralina collocata in posizione ideale, non ha funzionato per gran parte del tempo, come da lui stesso attestato nella sua relazione a pagina 6 dimostra a nostro avviso lo scarso grado di attendibilità delle sue affermazioni. Quindi nessuno intento di tarpare le ali a nessuno, o di negare le rilevazioni, ma l’intento di procrastinare la divulgazione dello studio, era dovuto al solo fatto che le lacune evidenziate, saggiamente, ci avevano indotto ed attendere l’esito di altri studi già previsti, per avere un quadro più completo prima di una uscita ufficiale, questo anche a tutela del lavoro svolto dal ricercatore stesso. In risposta poi alle immediate e compiaciute valutazioni del Presidente GIDA Dott. Brogi, vorremmo rimarcare che lo stesso non fornisce nessuna spiegazione sui rilievi di Diossine e furani fuori dai limiti nell'area di ricaduta. Da anni ci è stata promessa un'indagine epidemiologica seria. Non abbiamo mai ricevuto risposte alle nostre richieste di dati aggiornati sul traffico, sulle industrie insalubri, sui camini. Se lui questi dati li ha, li fornisca pubblicamente, altrimenti non può "scagionare" il suo impianto.
Grafici pubblicati da M Del Guasta con i valori medi orari di pm 2,5 - cerchietti verdi -