Monitoraggio della qualità dell'aria e inceneritori di nuova generazione
LA NORMATIVA ATTUALE
Per quanto ci è dato sapere il nuovo termovalorizzatore di Baciacavallo sarà un inceneritore di nuova generazione.
Gli inceneritori di nuova generazione, più potenti e teoricamente meno inquinanti, potrebbero al contrario essere i più dannosi per la salute in quanto, lavorando a temperature più alte nei loro forni, producono di conseguenza particelle ( PM , abbreviazione per Particulate Matter) più piccole. Così, se da una parte risultano ridotte le emissioni delle famigerate PM 10 e PM 2.5 ( particolato grossolano e fine, rilevato dagli appositi strumenti di monitoraggio) oggetto del controllo legale, dall'altra si produce un quantitativo maggiore di quelle particelle che hanno diametro inferiore a quello di 2,5 micron.
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Di cosa si tratta? Per dimensioni inferiori a 2,5 micron (particolato ultrafine, UFP o UP ) si parla di polvere respirabile, cioè in grado di passare direttamente dai polmoni nel sangue. Vi sono discordanze tra le fonti per quanto riguarda la loro definizione, per quanto sia più comune e accettata la definizione di UFP come PM 0,1 piuttosto che come PM 1 (di cui comunque sono un sottoinsieme) :
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PM 1, con diametro inferiore a 1 µm
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PM 0,1, con diametro inferiore a 0,1 µm
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nanopolveri, con diametro dell’ordine di grandezza dei nanometri ( nanometro, PM 0,001).
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Il risultato paradossale sarà quindi un'aria più pulita dal particolato grossolano e fine ma con una concentrazione molto più alta di nanoparticelle, che sono anche le più pericolose; a differenza di quelle più grandi, infatti, esse una volta respirate entrano direttamente dai polmoni nel sangue, potendo così penetrare in qualsiasi cellula. Non essendo composti 'biodegradabili' sono praticamente eterne e raggiunta una certa concentrazione provocano una grande vartietà di patologie (nanopatologie), tumorali e non. Visto che le nanoparticelle sono sono un milione di volte più piccole , esse sfuggono sia ai filtri di depurazione degli inceneritori sia ai normali strumenti di misurazione. La legge non potrà porre nessun limite o istituire nessuna normativa che ne regolamenterà le emissioni, semplicemente perchè non ci saranno strumenti in grado di misurarle. Se un inquinante non viene ricercato, l'aria risulterà 'pulita' ma a livello sanitario questo dato non ha alcun valore. Lo stesso dicasi per le presunte centinaia di sostanze sconosciute