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Medicina ufficiale ed inceneritori

Se la politica invece di ascoltare ragioni economiche ascoltasse i medici, determinate scelte discrezionali finirebbero del tutto. Attualmente non si conosce nessun medico                                 ( prof Umberto Veronesi a parte, che ha successivamente ritrattato quanto affermato riguardo l'innocuità di questi impianti) o associazione scientifica, che affermino  che le emissioni degli inceneritori non danneggino la salute; conosciamo invece moltissimi medici e organizzazioni scientifiche che affermano il contrario. Proprio come non conosciamo nessun medico di buon senso che affermi che fumare solo poche sigarette ( il limite tollerabile per un agente cancerogeno è zero, non c'è nessun limite soglia sotto al quale ritenersi sicuri) possa ridurre i rischi del fumo di tabacco, e quindi consigliare di continuare a fumare se si fumano poche sigarette. La medicina ufficiale non può che constatare che con gli inceneritori  i nostri amministratori è come se ci imponessero di "fumare poche sigarette" in nome di un presunto bene che arriverà alla collettività da questo comportamento.  Mai come adesso la medicina ufficiale risulta schierata,  nel dibattito,  contro l'incenerimento .

 MEDICI ITALIANI

I medici italiani hanno dato un endorsment storico nel 2016, quando la Federazione dei Medici a livello nazionale FNOMCeO ( Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri),  nella seduta del 5 febbraio, ha condiviso e sottoscritto la lettera scritta dall'oncologa Patrizia Gentilini al presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella, per difendere salute ed ambiente. Si ricordi che agli ordini dei medici competono anche la Promozione di iniziative tese a facilitare il progresso culturale degli iscritti.

In questo appello si legge, fra l'altro : 

. . . "   Alla luce di numerose evidenze scientifiche che dimostrano la nocività degli inceneritori di rifiuti (compresi quelli di nuova generazione), come si può prevedere di costruire nuovi impianti che avranno bisogno di enormi quantità di rifiuti da bruciare ? " 

 Fra le associazioni  nazionali (italiane) di medici  sono molto attive per la divulgazione dei danni causati dagli inceneritori Medicina  Democratica  questo il sito e  ISDE (Associazione medici per l’ambiente) http://www.isde.it/  .

I MEDICI DI PISTOIA 

 Ultimamente, anche le sedi provinciali degli ordini dei medici, come quella  di Pistoia (dove ha sede l'inceneritore di Montale), stanno stigmatizzando la nocività e l’impatto devastante sulla salute dei cittadini e dell’ambiente degli impianti di incenerimento dei rifiuti.  Nel 2015 l’Ordine dei Medici di Pistoia, manifesta la propria presa di posizione in una lettera indirizzata ai Sindaci di Montale, Agliana, Quarrata, al dr L. Biancalani Assessore alla salute del Comune di Prato, al dr. F. Sarubbi Presidente OMCEO Prato, ed al dr Morello Marchese Commissario Area vasta ed a tutti gli Ordini dei Medici della Toscana con un  messaggio chiaro : 

 " i medici, come professionisti deputati a tutelare la salute delle persone, non possono rinunciare a denunciare l’aumento delle malattie provocato dall’ inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua, dal degrado ambientale e dallo sfruttamento insensato delle risorse naturali ... " ; si invoca il Principio di Precauzione "prudenza e assunzione di responsabilità da parte dei decisori "  link 

I MEDICI DI FIRENZE

La pressione dei medici è fortissima anche nel sostegno alla lotta contro la costruzione del nuovo inceneritore di Firenze e si protrae nel tempo; se nel 2007 i medici generici e specialisti (esercitanti nella Piana Fiorentina)che hanno lanciato un’allarme sulle possibili conseguenze che un impianto di incenerimento può causare in termini di salute umana  (appello visionabile qui ) erano 173,  nel 2016 lo hanno riproposto 272 medici.   Usando le parole di ISDE Firenze

La popolazione che vive e/o lavora nei pressi degli inceneritori, anche se di ultima generazione, è esposta ad una maggior incidenza di tumori, di aborti spontanei, di nascite pretermine e di basso peso, a contaminazione della catena alimentare. Dai camini vengono emesse sostanze cancerogene che sono pericolose anche a basse dosi, anche se entro i limiti di legge, anche per le future generazioni, perché epigenotossiche, cioè trasmissibili da una generazione all’altra. Gli inceneritori producono enormi quantità di scorie, ceneri e fanghi contenenti sostanze cancerogene”.  Riguardo al suddetto inceneritore di Firenze, ancora da costruire, a  ulteriore riprova del rischio imminente relativamente all’impianto,  ASL 10 ha prescritto un piano di sorveglianza sanitaria per la popolazione residente nei paraggi del costruendo inceneritore .

PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SULL'INCENERITORE DI BACIACAVALLO

A Prato numerose pubblicazioni scientifiche sollevano "molti dubbi" riguardo le minacce per la tutela della salute pubblica derivanti dalla presenza dell'inceneritore di via Baciacavallo. Minacce tali che hanno portato il sindaco , nel 2013, a promettere un'indagine epidemiologica. Il ruolo istituzionale di massima autorità garante della salute pubblica prevede infatti che il sindaco, in caso di sussistenza di un concreto pericolo per  la salute pubblica, possa adottare accorgimenti volti a prevenire ed eliminare tali pericoli. Con il cambio del colore politico della giunta comunale , l'attuale amministrazione, anzichè portare a compimento l'indagine sullo stato di salute dei residenti nell'area circostante il vecchio inceneritore, prevede la necessità di continuare con l'incenerimento, nella stessa zona; l'inceneritore sarà indicato con il termine ( usato solo in Italia) di termovalorizzatore, per indicare che si ricaverà dalla combustione dei rifiuti  energia elettrica, utilizzabile solamente dall'ente partecipato GIDA ...

 Come se gli studi sopraindicati avessero accertato l'innocuità dell'inceneritore presente da quasi 40 anni .

Il futuro inceneritore sorgerà a ridosso anche di  scuole dell'infanzia ed elementari ( i bambini stazionano per più tempo nelle zone esposte all'inceneritore, ed il loro particolare metabolismo li rende particolarmente ' aggredibili' dalle emissioni nocive effetti sui bambini link) in un territorio fortemente antropizzato , con numerose altre  fonti inquinanti rispetto al momento in cui è stato costruito il vecchio inceneritore  ... 

 

 

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Per chi volesse approfondire ...

Gli studi che evidenziano un forte aumento di malattie tumorali, respiratorie e cardiocircolatorie nelle aree esposte all’impatto degli impianti di incenerimento sono numerosissimi. Per chi volesse approfondire  ci limitiamo, per ragioni di spazio,  a fornirvi alcuni link.

  
Questi sono solo alcuni studi fatti in Italia.

Per una rassegna di quelli fatti per  l'inceneritore di Baciacavallo leggi il nostro post 

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Minichilli F, Santoro M, Linzalone N, Maurello MT, Sallese D and Bianchi F. [Epidemiological population-based cohort study on mortality and hospitalization in the area near the waste incinerator plant of San Zeno, Arezzo (Tuscany Region, Central Italy)]. Epidemiologia e prevenzione 2016;40:33-43.  ...  I risultati del progetto Moniter - Gli effetti degli inceneritori sull’ambiente e la salute in Emilia-Romagna: pdf qui

Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti: cosa emerge dallo studio di Forlì : link qui 

Valutazione dello stato di salute della popolazione residente nell’area di Coriano (Forlì) (fatto dall' ARPA !!) pdf qui 

Inventario della Commissione Europea, rapporto finale http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf del 31.12.2000, 3 volume, pag 69

Biggeri A et al “Mortalità for non Hodgkin lymphoma and soft-tissue sarcoma in the surrounding area of an urban waste incinerator. Campi Bisenzio (Tuscany, Italy) 1981-2001” Epidem Prev (2005) May-Aug;29(3-4):156-9

Minichilli F. et al. “A study on mortality around six municipal solid wastelandfills in Tuscany Region” Epidemiol& Prev (2005) Sep-Dec;29(5-6 Suppl):53-6

Bianchi F et al “Mortalità for non Hodgkin lymphoma in the period 1981-2000 in 25 Italian municipalities with urban solid waste incinerators” Epidem.& Prev (2006) Mar-Apr;30(2):80-1

Zambon, P et al. “Sarcoma risk and dioxin emissions from incinerators and industrial plants: a population based case-control study (Italy)”, Environmental Health (2007) Jul 16;6:19

Franchini M. et al. Health effects of exposure to waste incinerator emissions: a review of epidemiological studies. Ann. I.S.S. 2004

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